PHOTO CONNECTIONS

Giuseppe Sammartino & Ilaria D’Atri

PHOTO & MORE SIGHTS

Connessioni e assonanze elettive tra fotografia e altri linguaggi dello sguardo

A cura di Diana Gianquitto

 

(scroll down for English text)

 

Relazioni inaspettate, accordi su un piano soltanto ottico e formale o consonanze più profonde e sostanziali, ma in ogni caso illuminanti: è sorprendente scoprire quante istanze comuni sia possibile ritrovare nel confronto tra fotografia e altri linguaggi visivi, nella storia e pratica dell’arte più o meno recente.

A ulteriore riprova, se già non fosse evidente, di come l’espressione fotografica – al pari di installazione, video, architettura, pittura, scultura, design e altri media che parlano agli occhi – sia arte a tutti gli effetti, ma ricca di effetti personali.

 

GIUSEPPE SAMMARTINO & ILARIA D’ATRI

 

RestaurArs.altervista.org: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato

 

Un incanto di muta presenza, enigma silenzioso.

Simbolo di empatia universale, il mirabile Cristo Velato (1753) di Giuseppe Sammartino è l’unica opera al mondo capace di esprimere, in marmo, la doppia natura di Gesù.

Nel lato destro del corpo, c’è l’uomo: l’anatomia sofferta e riconoscibile, i pur sempre nobili lineamenti affioranti dal famoso velo che ha fatto gridare alla magia.

 

Altritaliani.net: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato – ph Ferrante Ferranti

 

Dall’altro, lo stesso velo e l’ontologia si modificano: la riconoscibilità mimetica si scioglie ora in un flusso di pura luce. È l’emissione liquida dell’energia spirituale di Cristo che ora scorre come cascata, in rivoli di lucore e ombra. Ecce Deus.

Ed è proprio in questo brano che Sammartino sembra suggerire addirittura esiti informali e astratti nel focus su materia, segno e colore, arricchendo di prefigurazioni novecentesche la sua già multiforme personalità stilistica. Tardobarocca nei rigurgiti virtuosistici del panneggio, e mirabile anticipatrice del mood che partorirà il Neoclassicismo nell’ideazione in ultima analisi semplice del nudo, e nella sua perfezione euritmica di classica memoria.

 

Ilaria D’Atri – Ecce Deus #2 – Csy Kromìa e l’autore

 

Non a caso, Ecce Deus è anche il titolo della consapevole rievocazione fotografica di Ilaria D’Atri, autore Kromìa: l’intima malinconia, le epifanie dell’invisibile, da sempre indagati nella sua ricerca, sono qui suggeriti da sfumati evocativi e luci radenti. Esattamente come in Sammartino, per accarezzare con le dita dello sguardo il sottile velo di Maja tra spirito e materia, verità e illusione.

 

Immagine titolo:

MuseoSansevero.it: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato

Scopri Ilaria D’Atri, autore Kromìa.

 

 

(English text)

 

 

PHOTO & MORE SIGHTS

Photography and other visual arts

by Diana Gianquitto

 

Either formal and exterior, or inner and profound, but always enlightening and insightful: it’s surprising and fascinating how many similarities it’s possible to find, comparing photography with other visual arts.

Because, just such as installation, video, architecture, design and other visual media, photography is for sure effective art, but full of personal effects.

Giuseppe Sammartino & Ilaria D’Atri

Quiet presence, silent mystery.

Universal empathy symbol, the Veiled Christ (1753) by Giuseppe Sammartino is the sole and only sculpture in the world able to express, in marble, Jesus double nature.

On the right part of the body, that’s the man: suffered and recognisable anatomy, the noble features merging from the famous veil that seemed magic.

On the left side, the veil and the ontology change: realism melts now in a pure light flux. That’s the liquid emission of Christ spiritual energy that now flows as a cascade, in glares and shadows. Ecce Deus.

And here, focusing on matter, sign and colour, Sammartino reaches informal and abstract scents. Enriching his multisided stylistic personality. Late baroque in the masterful folds, and pioneer of the Neoclassical mood in the simple, eurhythmic nude.

Not by hazard, Ecce Deus is also the title of the work by Ilaria D’Atri, Kromìa author: the intimate melancholy and epiphanies of the invisible, typical of her research, are here arised by the evocative sfumato and oblique lighting. Just as in Sammartino: caressing with the eyes that thin Maya veil between spirit and matter, truth and illusion.

 

Images:

MuseoSansevero.it: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato

RestaurArs.altervista.org: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato

Altritaliani.net: Giuseppe Sammartino, Cristo Velato – ph Ferrante Ferranti

Ilaria D’Atri – Ecce Deus #2 – Csy Kromìa and the author

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